Carissimi,
Rispondo con piacere
alla vostra domanda cosa si fa ad Orvieto
durante i mesi invernali? Insomma
cosa fanno in genere gli orvietani quando voi
americani non siete qui da noi?
Orvieto è una città,
piccola città, che si fa amare sempre, in ogni
stagione. In
autunno, la chioma degli alberi degli orti e dei
giardini e delle vie si colorano di marrone, di
giallo, di rosso, di arancione... e così fanno
da sfondo, un romantico sfondo a edifici,
palazzi, quartieri medioevali.
Inizia la stagione
teatrale, con buone rappresentazioni, in genere
anteprime nazionali;
perchè molte compagnie teatrali vengono al
teatro Mancinelli
1° perché gli
conviene affittare per le prove il nostro teatro,
piuttosto che quelli romani.
2° perché il nostro
teatro in un certo senso ha la fama
tra
gli artisti di portare fortuna,
per cui capita che alla rappresentazione ci
siano (oltre a noi orvietani) personaggi dello
spettacolo, amici degli attori che vengono alla
PRIMA. Diventa
uno spettacolo nello spettacolo, soprattutto se
si prendono i posti in platea.
Oltre a questo,
spesso ci sono congressisti (di tutti i generi)
dagli avvocati o farmacisti o veterinari fino a
quelli super-venditori di pentole. Prendono
d'assalto il palazzo del Popolo (nella sala dei
400, così chiamata perché
in
epoca comunale 400 erano le persone che
governavano il COMUNE,
artigiani, liberi
professionisti), poi circolano per le vie con
ancora addosso il
cartellino di riconoscimento per accedere al
congresso, tanto per darsi un tono di
distinzione.
Poi c'è la
proprietaria della libreria che sta proprio
vicino alla Torre del Moro che
ha molte conoscenze in campo letterario; molti
scrittori italiani e NON vengono ad Orvieto a
presentare il loro ultimo libro e dopo ...in
ultimo
c'è, in genere, un
buffet stracolmo di buone,stra-buone delizie da
mangiare.
E gli orvietani?...
Gli orvietani
si dividono: in quelli sempre apatici, in
qualsiasi stagione, che non vanno
a nessuna
manifestazione, che parlano male di tutti e di
tutto.
In quelli che
frequentano solo "il loro cerchio
ristretto
di amicizie" e si ritrovano per
andare al ristorante tutti "acchittati" (vestiti
bene) o a passeggio per il corso o... forse in
nessuna altra parte, perché io non li ho mai
visti in posti od occasioni che
richiedevano divertimento, cultura o impegno.
Poi ci sono quelli
che definirei "orvietani doc"
simpatici, estroversi, burloni, aperti mentalmente
a tutto e a tutti.
E sono questi ultimi,
persone semplici,di qualsiasi ceto sociale, che
mi piace frequentare.
Vi abbraccio,
Maria
Seguiranno altre
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